l momento di ristrutturare la casa dipende dalla scelta Quando cambiare gli infissi e, soprattutto, quali scegliere
non è una decisione da prendere a cuor leggero. Ma soprattutto, questa scelta non deve essere dettata solo da criteri di economicità. Nei costi delle spese, la sostituzione degli infissi vecchi con altri più performanti, non può essere messa in secondo piano rispetto ad investimenti per cose che aumenteranno il valore estetico della tua casa, ma non miglioreranno il comfort abitativo, come per esempio una piastrella di lusso o un divano all’ultima moda. Si tratta di decidere se vuoi avere una casa accogliente e confortevole dove vivrai con piacere per tutta la vita o se preferisci combattere sempre con gli stessi disagi e problemi.
Perché devo scegliere infissi di alta qualità? La scelta di sostituire gli infissi, soprattutto in appartamenti un po’ “datati”, come possono essere i condomini degli anni ’60-’70 è determinante per poter raggiungere elevati livelli di benessere all’interno della propria abitazione e per abbattere significativamente i costi delle bollette. Sicuramente gli infissi di qualità hanno un costo più elevato ed è giusto ponderare con attenzione un investimento del genere.
Ma è altrettanto certo che un prodotto di qualità rispetto ad uno economico ti garantirà prestazioni più elevate e soprattutto maggiore durata nel tempo. Si, indubbiamente c’è un maggior investimento iniziale, ma, nel tempo, andrai a guadagnarne, perché avrai anche la garanzia di: una casa più confortevole eliminazione degli sprechi energetici diminuzione dei costi delle bollette nessuna spesa, nel tempo, per la manutenzione
Quando è necessario sostituire i vecchi infissi? Potresti sicuramente pensare che i tuoi infissi, tutto sommato, non sono da sostituire, perché non sono poi tanto vecchi e hanno anche il vetrocamera. Per prima cosa, il solo vetrocamera non basta per definire un infisso di qualità. Per capire se è necessario sostituire i tuoi vecchi infissi, devi analizzare se assolvono alle loro funzioni, che possono essere tradotte in: separare e isolare la tua casa dall’ambiente esterno, impedendo l’entrata di spifferi e rumori consentire corretta illuminazione naturale durante il giorno consentire il ricambio d’aria necessario per la salubrità degli ambienti.
Se i tuoi infissi non rispondono a questi requisiti, forse è il caso che inizi a valutare la possibilità di cambiarli con altri più performanti. Un altro caso in cui può essere consigliabile sostituire i vecchi infissi è nel caso di una rottura. Se il danno è lieve, come per esempio una maniglia rotta o un vetro infranto, si può semplicemente sostituire o riparare l’elemento danneggiato.
Ma se il problema è più grave, ti conviene valutare i rapporti danni/benefici, perché la riparazione potrebbe essere costosa e quindi, a questo punto, meno conveniente della sostituzione dell’infisso. Per comprendere, però, se è meglio sostituire le tue finestre, dovresti capire l’importanza delle tematiche legate all’isolamento: sia quello termico sia quello acustico.
Anche considerando che gli infissi sono responsabili della dispersione di almeno un terzo del calore interno dell’abitazione prodotto dai nostri impianti di riscaldamento e, nello stesso modo, sono la principale fonte da cui entrano i rumori esterni. La prossima settimana ci dedicheremo a spiegare meglio l’argomento. La cosa più importante è sempre quella di rivolgersi non a un semplice serramentista ma ad un professionista della riqualificazione energetica del foro finestra, che ti possa consigliare per il meglio e non ti spacci un serramento economico per uno di qualità.
Link Utili:
L’infisso è il telaio su cui sono fissate le parti apribili, dette ante o partite, di finestre, porte ecc., oppure i vetri o i pannelli di un serramento non apribile. Non va confuso con il falso telaio, detto anche controtelaio, che è l’intelaiatura in acciaio trattato o in legno grezzo ancorata al muro con l’utilizzo di cemento, sulla quale l’infisso viene di solito avvitato. Talvolta l’infisso viene avvitato direttamente a muro con l’uso di tasselli. I telai dei serramenti in ferro e acciaio possono venir ancorati direttamente a muro senza controtelaio. (Wikipedia)
- ALLUMINIO: Non si altera, ha bisogno di scarsa manutenzione, è di facile lavorazione, pesa poco ed il prezzo è competitivo rispetto ai serramenti in legno pregiato. Non ha il fascino del legno per l’edilizia abitativa e, non offrendo un buon isolamento termico, presenta condensa in superficie. L’estrusione dei profilati già sagomati garantisce alta precisione dimensionale e di assemblaggio. La resistenza meccanica viene aumentata in fase di estrusione con le apposite nervature previste per i profilati. I telai vengono composti meccanicamente con squadrette. Dalla seconda metà del XX secolo sono in produzione serramenti in alluminio a “taglio termico”, in cui la parte esterna del profilato è separata da quella interna da un profilo plastico che garantisce isolamento e diminuisce la condensa sulla superficie interna del serramento. I prezzi di tali serramenti variano di molto a seconda della qualità. In generale, gli infissi in alluminio vengono utilizzati soprattutto per gli uffici e le attività commerciali, in misura minore per l’edilizia abitativa, specialmente nel caso di ristrutturazioni. (Wikipedia)
- PVC: Realizzati con profilati estrusi simili a quelli di alluminio, i serramenti in PVC offrono un buon isolamento termico, pesano poco ed hanno prezzi contenuti. È il meno naturale tra i materiali per infissi ed ha quindi un’attrattiva minore rispetto agli altri. Viene usato molto nel Nord Europa e si sta diffondendo anche in Italia.
- LEGNO: Tra i suoi vantaggi vi sono quelli legati all’ecologia, essendo il più naturale tra i materiali impiegati nella serramentistica. Offre un buon grado di isolamento termico ed una relativa facilità di riparazione. Gli svantaggi principali sono la facilità con cui si deforma e deperisce sotto l’azione degli agenti atmosferici,[5] richiedendo maggiore manutenzione rispetto ai materiali non di origine naturale. Dal punto di vista della durabilità naturale il legno da costruzione viene diviso per norma in cinque classi a partire dalla Classe 1 (molto durabile) ad arrivare alla classe 5 (non durabile), mentre le classi di utilizzo sono anch’esse cinque a partire dalla Classe di Utilizzo 1 (condizione protetta) per giungere alla Classe di Utilizzo 5 (a contatto con acqua di mare). I legni con durabilità in Classe 1 sono idonei all’uso senza protezione in Classe di Utilizzo 5 mentre per i legni con durabilità in Classe 5 è indicato l’impiego solo in Classe di Utilizzo ; essendo i serramenti in Classe di Utilizzo 3, in quanto sottoposti a bagnatura ma non a contatto con il terreno, sono per principio idonei per la loro produzione tutti i legni di Classe 1 e 2 anche senza trattamenti protettivi, i legni di Classe 3 preferibilmente trattati con protettivi ed i legni in Classe 4 obbligatoriamente trattati con protettivi. Per le sue qualità estetiche il legno viene solitamente utilizzato per la produzione di serramenti destinati all’edilizia abitativa di livello medio-alto. (Wikipedia)